Mese: marzo 2016

L’edilizia moderna a Genova

Tra gli anni ’70 e ’80 Genova vede il fulcro della città avere un ribasso di quotazioni veramente catastrofico: la cattiva tenuta del centro storico, e problemi connessi con immigrazione e criminalità fecero calare i prezzi immobiliari: al centro storico si . Negli anni ’90, grazie ad una politica oculata, si assiste al risorgere della città vecchia: i primi investimenti immobiliari furono notati nell’area portuale e mano mano si estesero a tutto il centro storico (volano fu l’Expo del 1992, e i Mondiali di calcio del ’90), dove si assistette al ritorno di famiglie, studenti, professionisti nel centro della città, con ristrutturazioni ingenti, anche di un certo livello: incominciò l’era d’oro delle imprese edili. L’espansione collinare comincia a diradare, ma ha avuto anch’essa il suo ruolo nell’economia della città: l’edilizia residenziale pubblica ha avuto un forte impatto sulla città, sia sociale che economico: la pubblica amministrazione ha stretto un accordo con il consorzio Imprese genovesi edili, per opere di edilizia e soprattutto di urbanizzazione, con lo sfruttamento dei finanziamenti.

Tra gli anni '70 e '80 Genova vede il cuore della città

Genova diventa all’improvviso la Mecca degli operatori del settore: si arriva ad un rapporto di convenienza biunivoca tra le parti, un equilibrio tra gli Organi Pubblici e le imprese edili. Certo si assistette anche ad una certa rilevanza della periferia sulla città, portando a quello svuotamento e degrado di cui si parlava, fino agli anni ’90. Le grandi manifestazioni internazionali, restituirono a Genova i suoi investitori nel cuore della città e le imprese edili, che avevano fino ad allora lavorato con l’edilizia pubblica, cominciarono a lavorare con le ristrutturazioni in pieno centro storico. Un flusso lavorativo che, comunque, non si fermò, solo subì delle trasformazioni. La città era uscita trasformata urbanisticamente, con le nuove zone di espansione verso le colline, con le urbanizzazioni che rendevano uno spazio prima remoto, ora edificabile, e comunque con una produttività che aveva non solo tenuto, ma addirittura con segni di ripresa.

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E nella trasformazione erano certamente implicate anche le altre attività all’edile legate: artigianato manutentivo (falegnami, idraulici, elettricisti, piastrellisti, vetrai etc.), nonché le rivendite di materiali, così come i professionisti della costruzione (architetti, ingegneri, geometri). Di contro, le agenzie immobiliari hanno solo spostato il loro raggio d’azione: dalla zona periferica e collinare, al centro storico, una volta malamente abbandonato e senza valore economico. Affitti e vendita di immobili nel centro storico genovese, presero fin dall’inizio uno sviluppo “verticale”: i palazzi antichi erano ristrutturati dal primo piano che era spesso fittato per abitazione, a salire verso i piani alti, fittati per studi e attività. Il lavoro immobiliare incentivò i servizi, tra cui interventistica manutentiva, traslochi e pulizie, la cui produzione era direttamente proporzionale a quella delle agenzie immobiliari: il settore del terziario dei servizi, non ha subito grandi contraccolpi dalle crisi economiche che si sono succedute nel Paese: l’ultima in ordine di tempo, che ancora perdura con strascichi importanti, ha visto qualche calo produttivo, ma niente di drammatico, proprio perché la politica del passato ha portato i suoi frutti, a volte discutibili dal punto di vista ambientale e urbano, ma ancora efficace da quello economico.

L’arte dell’edilizia a Firenze

L’edilizia nella Firenze medioevale era una delle Arti minori delle corporazioni: edilizia e carpenteria coinvolgevano una miriade di artigiani, muratori, legnai tutti impegnati in costruzioni nell’intero territorio.

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La corporazione era quella dell’Arte dei mestieri di pietra e legnai: si capisce il perché: la maggior parte delle abitazioni che non fossero pubbliche, o chiese o palazzi di personaggi importanti erano costruiti in legno, senza considerare l’importanza fondamentale di questo materiale per le impalcature e le capriate, specie di edifici ecclesiastici. Il lavoro non mancava in quel periodo di grande alacrità costruttiva e i compiti erano ben distinti: il capomastro era colui che dirigeva i lavori, ma non solo da un punto di vista puramente cantieristico: era, grazie agli anni di esperienza, in grado di ideare macchine utili all’uso, di vedere in prospettiva quale sarebbe stata la visione dell’opera finita, organizzava il lavoro, si occupava della progettazione anche strutturale dell’opera, insomma un ingegnere nel senso più pieno della parola.

Accanto a lui il maestro carpentiere e il maestro per i tetti, che pur essendo un gradino più in basso nella scala gerarchica avevano la loro importanza nella costruzione degli edifici. Non bastava però essere bravi muratori o legnai per entrare a far parte della corporazione: erano indispensabili buoni profili morali e una serie di regole e principi da osservare per essere ammessi. Insomma una specie di specializzazione ante litteram del mestiere edile. Firenze ebbe come risultato di questo sistema una immensa opera edile che portò alla creazione di palazzi e chiese che ancora oggi resistono belle e perfette. Il Rinascimento portò nel capoluogo toscano, una fioritura immensa di architettura e arte, che si rifletteva anche nella operosità dei maestri costruttori, i migliori dei quali facevano a gara per poter lavorare in città. I secoli sono trascorsi e Firenze, pur non rinunciando alla sua bellezza, ha dovuto fare i conti con una concezione diversa delle costruzioni. Fortunatamente, neppure nel periodo del boom economico la città si è lasciata travolgere dall’ansia edificatrice e le imprese edili hanno sì usufruito del benessere, ma senza distruggere urbanisticamente la città.

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Oggi le crisi economica si fa sentire anche qui, ma non moltissime le imprese che hanno chiuso i battenti: certo non sono più moltissime le opere costruttive grandi, come le case popolari degli anni ’50 e ’60 , ma manutenzione piccola edificazione (a parte le opere pubbliche, ovviamente), riescono a mantenere in vita il settore insieme a quello degli artigiani: elettricisti, vetrai, falegnami,.idraulici. Anche l’indotto ha resistito: rivendite di materiali edili e lavorazioni legate all’edilizia, seppur in recessione sono riuscite a venire fuori dal brutto periodo appena trascorso. Della crisi edile non hanno invece risentito in maniera eccessiva le agenzie immobiliari, che si trovano comunque a gestire un patrimonio immobiliare notevole su cui gestire affitti e vendite. E questo ovviamente ha influito positivamente su attività direttamente legate al mercato della casa come imprese di pulizia di traslochi, che hanno mantenuto il loro lavoro, se non inalterato, almeno in piedi: e in questo periodo è una vera fortuna.

Genova città sul mare

Genova è una città bellissima, dalla storia molto importante.

La città si affaccia sul mare e il porto di Genova è uno dei più importanti a livello internazionale. Da sempre la posizione di Genova sul mare è stata usata come punto strategico e dal porto di Genova sono anche partite molto delle antiche spedizioni alla ricerca dei nuovi mondi.

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Essendoci molti turisti c’è una grande quantità di alberghi, sia nelle zone più turistiche che in altre zone della città.

Visita a Genova:

  • Alloggio in città o fuori, alberghi e agriturismi
  • Mangiare a Genova: ristoranti e Pizzerie
  • Dopo cena: gelaterie, bar, discoteche

Alberghi e Agriturismi :

Genova è una città che accoglie molti visitatori ogni anno: molti turisti si recano a Genova per visitare la città, o di passaggio per le località di villeggiatura sulla costa del mar ligure. Genova è anche una città molto commerciale, specialmente nel settore navale e ci sono molti cantieri: molti si recano quindi a Genova anche per lavoro.

Alberghi a Genova

Gli alberghi sono dislocati sia nel centro della città che nelle zone più residenziali o industriali.

Molti alberghi si trovano anche in zone della città molto belle dal puto di vista panoramico, quale Nervi o Portofino.

Per chi preferisce il soggiorno in Agriturismo, ce ne sono molti nelle zone costiere o di campagna nella provincia di Genova.

Soggiornare in Agriturismo è un’esperienza diversa, generalmente in posti più isolati, dove si può godere di pace e tranquillità: si può decidere di abbinare il soggiorno in Agriturismo alla visita della città.

Ristoranti e Pizzerie:

La cucina ligure e in particolare genovese sono molto apprezzate in tutta Italia: basti pensare al famoso pesto genovese o alla focaccia, ottima e soffice da queste parti.

In tutti i ristoranti della città potrete trovare le specialità locali, ma anche tutte i piatti più comuni della cucina italiana.

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Nel centro storico ci sono molti ristoranti, cosi come nelle zone costiere, dove si possono anche trovare ottimi ristoranti di pesce.

In alternativa in ogni parte della città ci sono molte pizzerie.

Non c’è una pizza tipica genovese, ma potrete trovare tutti i tipi di pizzerie, da quelle tradizionali napoletane a quelle che servono una pizza più soffice e sottile

Gelaterie:

Soprattutto d’estate è molto piacevole passeggiare sulle zone di Genova che danno sulla costa: qui potrete trovare moltissime gelaterie.

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Anche all’interno della città ci sono molte gelaterie, alcune industriali, con tantissimi gusti esposti, altre artigianali, con pochi gusti genuini e naturali.

 La Movida ligure: bar e discoteche di Genova

La vita notturna di Genova riflette quella di altre città italiane.

Potrete trovare un po’ di tutto, da bar a discoteche, a enoteche o locali con musica dal vivo.

A Genova ci sono alcune discoteche molto grandi, per un pubblico giovane con gusti che riflettono le ultime mode del momento, ma anche discoteche più piccole, per una clientela più adulta.

Elettrodomestici e riparazione

Elettrodomestici e riparazione

Gli elettrodomestici ormai fanno parte della nostra vita quotidiana e ci permettono di guadagnare molto tempo nell’espletare le faccende domestiche.

Basti pensare alla lavatrice o la lavastoviglie, ormai presenti nelle case di quasi tutte le famiglie italiane.

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Medici e specialisti a Milano

Medici e specialisti a Milano

A Milano come in molte città italiane ci sono molti medici specialisti,

La tradizione medica italiana è di tutto rispetto e, se da un lato forse ci mancano i giusti finanziamenti per investire in ricerca e macchinari, dall’alto la qualità delle nostre università è molto alta e in grado di formare medici competenti e qualificati.

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Parma in macchina

Parma in macchina

Parma è una città a misura d’uomo, molto vivibile e dove gli spostamenti non sono eccessivamente lunghi.

Ciononostante come in quasi tutte le città italiane, il mezzo di trasporto più diffuso rimane la macchina. Anche per il fatto che i mezzi pubblici a livello regionale, quali treni e autobus, non sono molto frequenti, seppure in generale in Emilia Romagna funzionano meglio che in altre regioni, quasi tutte le famiglie parmigiane possiedono una macchina.

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